sabato 20 settembre 2014

Con Gustav Klimt la pittura riacquista la sua bidimensionalità ed esalta l'eros.

Il bacio, dettaglio (vedi di seguito)

La vicenda artistica di Gustav Klimt (nato nel 1862 e morto nel 1918), coincide quasi per intero con la storia della Secessione viennese. Con il termine Secessione si intendono quei movimenti artistici, nati a fine ’800 tra Germania ed Austria, che avevano come obiettivo la creazione di uno stile che si distaccasse da quello accademico. Di fatto, le Secessioni introdussero in Austria e in Germania le novità stilistiche dell’'Art Nouveau' che in quel momento dilagavano per tutta Europa. La prima Secessione nacque a Monaco di Baviera nel 1892. Fu seguita nel 1897 da quella di Vienna e nel 1898 da quella di Berlino.A Vienna la Secessione, soprattutto in pittura, non é tanto un atto di rivolta contro l'arte del passato, che si sostiene non essere esistita, quanto piuttosto un'iniziativa tesa a creare l'arte in Austria, <>. La Secessione viennese fu un vasto movimento culturale ed artistico che vide coinvolti architetti (Olbrich, Hoffmann e Wagner) e pittori (Klimt, Moll, Moser, Kurzweil, Roller). La Vienna in cui questi artisti si trovarono ad operare era in quel momento una delle capitali europee più raffinate e colte. La presenza di musicisti quali Mahler e Schönberg, di intellettuali quali Freud e Wittegenstein, di scrittori quali Musil, rendevano Vienna una delle città più affascinanti d'Europa.


Gustav Klimt, AdeleBloch-Bauer (1897) olio, argento, oro su tela. ispirata dalla Teodora moglie dell'imperatore Giustiniano a san Vitale di Ravenna.

Il 1892 fu un anno cruciale per la vita di Klimt. Morì il padre e poco dopo morì anche il fratello Ernst.
Dovette provvedere alla cognata Helene Floge vedova e sua figlia. Conobbe allora la sorella minore di Helene, Emilie, pure lei artista, sorse tra di loro un forte amore.
Questi accadimenti lo coinvolsero emotivamente e furono causa di una crisi artistica.
Forse un tornare alle primarie sensazioni di una forte attrazione emotiva, a quella ‘posizione’ infantile di involuzione (regressione) a cui inducono momenti di depressione per ricondursi ad una realtà piatta e priva di volume, oppure, ma anche di conseguenza, la volontà di introdurre una notevole innovazione del tutto personale e creativa: tornare alle origini della pittura quale rappresentazione della realtà su di un foglio bidimensionale, e questo per superare l’impatto che la fotografia stava creando sulla pittura classica ove si tendeva a rappresentare la tridimensionalità e la prospettiva sulla tela.
Scoprì la realtà nella bidimensionalità e non fu allora casuale un suo recarsi a Ravenna nella basilica di San Vitale per osservare i mosaici bizantini che raffiguravano Teodora (547 d.c.), moglie dell’imperatore Giustiniano. Nel mosaico Teodora, molto bella, indossa un abito color porpora ed una splendente corona di zaffiri ed altre pietre. L’esaltazione dell’immagine che compare quasi ieratica acquista un senso di bellezza e reale ammirazione e per Klimt la sublimazione, forse, dell’eros, in un momento oscuro che stava riafferrandola luce tramite l’esaltazione della femminilità in involucri di lamine d’oro che volevano rappresentare nelle loro schematiche ed ossessive figure gli elementi primari della vita dell’uomo e della donna. Ovuli e spermatozoi da poco scoperti con il microscopio in quel crogiolo di evoluzione scientifica che stava avvenendo all'università viennese. (Uliano)


Ravenna basilica di San Vitale L'imperatrice Teodora e il suo seguito 547 d.c. circa), mosaico.

Gustav Klim ebbe svariate relazioni amorose e da queste apprese molto sulle donne: La sua profonda comprensione della loro sessualità, combinata con i suoi talenti artistici, gli consentì di rappresentare molto di più della sensualità: sapeva catturarne i sentimenti, la vera essenza della sensualità. I disegni di Kimt mostrano una modella consapevole e affiatata con l'artista in modo del tutto nuovo. Ecco come Albert Elsen T.G. Natter  lo descrissero:

Invece di posare per la posterità su qualche piedistallo con vari supporti e materiale scenico [...] dovendo apparire ignara di qualunque spettatore, la modella è ora consapevole di trovarsi, in privato, davanti ad un uomo che nutre molto interesse nei suoi confronti, non come musa ispiratrice, ma come donna. (A. Elsen -1994- "Drawing and a new sexual intimacy: Rodin and Schiele").

Klimt ha dipinto le donne nell'estasi onanistica, ha illustrato i potenziali erotici dell'auto contemplazione, ed ha affrontato il voluttuoso tema del lesbismo [...] Con questi lavori Klimt ha definito, o ha contribuito a creare, un moderno tipo femminile [...] Un'audacia di questo tipo non si sarebbe più vista nel mondo dell'arte in Europa o negli Stati Uniti fino agli anni venti del Novecento. (T.G. Natter - 2007 - "Gustav Kimt and the Dialogues of the Hetaerae. Erotic boundaries in Vienna around 1900")                                                                                                  


1907-1908 — Danae (olio su tela, 77 cmx83 cm)
Klimt affronta un soggetto tratto dalla mitologia greca antica: Danae fu fecondata nel sonno da Zeus, trasformatosi in pioggia d'oro. L'artista rinuncia alla consueta struttura verticale a favore di uno sviluppo ellittico. Infatti la donna è rappresentata rannicchiata in primo piano, ripiegata su sé stessa, avvolta in una forma circolare, che rimanda alla maternità e alla fertilità universale. Serenità e pace si leggono sul volto e nella posizione fetale della fanciulla. Danae diviene una fanciulla persa nel sonno e nella dimensione onirica, totalmente dimentica di sé e in balìa dei propri istinti sessuali. In nessun altro dipinto di Klimt la donna è così interamente identificata con la propria sessualità. Il corpo completamente abbandonato di Danae è circondato e ricoperto dai capelli, da un velo orientaleggiante e sulla sinistra da una pioggia d'oro. Nello scroscio della pioggia d'oro, che riecheggia di preziosismi bizantini, Klimt aggiunge un simbolo, un rettangolo verticale nero, che rappresenta il principio maschile.

1912-1913 — La Vergine (olio su tela, 190 cm × 200 cm)
All'aristocrazia consueta Klimt sostituisce ora allegorie erotiche. Il groviglio delle sette donne ha perso ogni realismo, come è evidente dal nudo quasi scheletrico sulla sinistra, e viene come riassorbito dal tessuto decorativo. L'associazione della bellezza a pose così innaturali vuol essere un'allusione alla fugacità della vita, un riflesso della decadenza della società contemporanea.



1918 — Adamoed Eva (olio su tela, 173 cm × 60 cm)
Il dipinto, incompiuto, assume valenza simbolica per il soggetto biblico e per la trattazione del volto di Eva, con il capo chino ed un sorriso dolce ma enigmatico. La parte inferiore, con il decorativismo dei fiori e dello sfondo, è tipica di Klimt; quella superiore, in cui le figure si impongono su un fondale monocromo, rivela una sintesi dalle linee tormentate più prossima allo stile di Schiele.




Il bacio (1907)
Quest'opera, in pieno accordo con i canoni dello stile Liberty, è dipinta su tela con decorazioni e mosaici (Klimt aveva un debole per i mosaici di Ravenna) in color oro sullo sfondo.
L'uomo, in piedi, si piega per baciare la donna che sta inginocchiata sul prato tra i fiori e sembra accettare il bacio, partecipando emotivamente. Solo la faccia e le braccia dei personaggi sono realistiche, il resto del quadro è formato da tinte piatte e volumi geometrici accostati. La faccia della donna è racchiusa fra le mani del maschio, il quale ha il braccio della femmina sul collo. Klimt ha vestito, ed è curioso da notare, i suoi personaggi con la lunga tunica che era solito portare. La coppia è contornata da un ovale. Le forme geometriche sono abbastanza allusive, sul vestito dell'uomo vi sono raffigurati dei rettangoli posizionati in verticale, sul vestito della donna sono raffigurati dei cerchi concentrici, tutte e due le forme geometriche ricordano il sesso dei soggetti che indossano quelle tuniche. Nella parte d'oro che ricopre l'uomo vi sono figure rettangolari e in bianco e nero, mentre la donna sembra essere punteggiata con mazzi di fiori ed è caratterizzata da forme rotondeggianti e prive di ogni possibile spigolo.

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