mercoledì 17 settembre 2014

Giochi di luce ed ombra nel Caravaggio

la natura non tollera un immediato passaggio da un estremo all'altro, ma [lo tollera] con mediazione delle ombre [...] L'ombra prepara la vista alla luce. L'ombra tempera la luce [...] Impara quindi a riconoscere quelle ombre che non dissolvono, ma preservano e custodiscono in noi la luce, e dalle quali siamo sopiti e condotti nell'intelligenza e alla memoria.
Giordano Bruno "Le ombre delle idee" (1582-1581) pag. 46 ed. Mimesis a cura di Manuela Maddalemma.

Michelangelo Merisi da Caravaggio - Vocazione di San Matteo 1599-1600, olio su tela, cm. 322x340; Roma Chiesa di san Luigi dei Francesi, cappella Contarelli.

Quel che ci meraviglia spesso nelle tele del Caravaggio è un realismo direi surreale, si osservi la peculiarità realistica nella rappresentazione dei personaggi, in particolare di Gesù che se alcuno non ci dicesse di esser lui non potremmo capire quanto sia vero Dio fattosi uomo, nessun accenno se non il portamento della mano, invece la finestra priva di luce? (Uliano)

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